giovedì 28 luglio 2016

NUOVI VIAGGI NEL TEMPO

Un altro tassello nella storia del mitico Maximiner Herrenberg di Longuich (qui la storia del vigneto ed il racconto di alcune bottiglie, qui un altro post del rieslinGarten sul tema) grazie ad un nuovo assaggio fatto durante un pranzo al Voltone, bel ristorante a Castell'Arquato, sui colli piacentini, approdo sicuro e consigliato per chi transitasse da quelle parti e tra l'altro, da un po' di tempo a questa parte, molto sensibile al tema Riesling.

In basso a sinistra Longuich, perimetrato in rosso il Longuicher Maximiner Herrenberg

Longuicher Maximiner Herrenberg kabinett 1995 - Carl Schmitt-Wagner
Al primo impatto subito una nota che, leggendo “kabinett” in etichetta, potrebbe sorprendere: zafferano, alias probabile botrytis, in realtà tratto comune in molti Riesling prodotti in Media Mosella nel 1995, anche in categorie “basse” come kabinett. Poi anche sensazioni di menta, camomilla e confettura di susina. Naso terziarizzato e complesso che si muove tra freschezza e maturità di frutto. La bocca indugia più su un carattere marmellatoso e soffice, con acidità matura, ma sapidità che fa chiudere il vino con buono slancio finale e un carattere gustativo relativamente fresco.


domenica 17 luglio 2016

CLOS HAUSERER 2013

Di Zind-Humbrecht abbiamo già parlato qui, pagina alla quale (oltre al preciso e dettagliato sito internet aziendale) vi rimandiamo per qualche info sull'azienda. Ne riparliamo ora dopo l'assaggio di una annata recente di Clos Hauserer.


Clos Hauserer in una foto presa da www.zindhumbrecht.fr

Creato da Léonard Zind-Humbrecht nel 1973, questo clos su suoli di marne calcaree è parte del Grand Cru Hengst (nel villaggio di Wintzenheim) e prende nome dalla stradina adiacente la vigna: Häusererweg, cioè “strada delle case”. Prima annata prodotta nel 1975.


Clos Hauserer 2013 – Zind-Humbrecht
(zuccheri 23 gr, Ph 3, resa 29 hl/ha).
L'azienda segnala che il vino ha fermentato molto lentamente, fino a primavera 2014, probabilmente a causa (grazie?) all'alta acidità ed alla elevata concentrazione zuccherina.
Appena versato note lievitose e di fieno che, lì per lì, coprono intriganti toni minerali-sulfurei di pietra focaia; poi emergono sensazioni di frutta bianca matura a completare un quadro olfattivo complesso e in evoluzione, che necessita ancora di tempo per aprirsi del tutto.
In bocca lievissima carbonica e acidità che ravvivano un palato potente e abbastanza grasso, con un residuo zuccherino non basso, ma in armonia con la struttura, molto ben calibrato.
Vino dall'espressività ricca e affascinante, “spontanea” e verace ma al tempo stesso sfaccettata e multidimensionale. Andrebbe riprovato una prima volta tra almeno cinque-sei anni per provare a coglierne ulteriori sfumature.

domenica 10 luglio 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 19

Seconda e ultima parte (qui la prima) della video-intervista collettiva realizzata durante il "Riesling downunder" in Australia, simposio-degustazione organizzato nel 2015 da CellarHand (importatore e distributore) che ha visto protagonisti alcuni tra i migliori produttori tedeschi e austriaci.
Stavolta si parla di vigneti: ogni produttore racconta una delle proprie vigne. Dura poco meno di cinque minuti.