domenica 9 marzo 2014

PREGO, DOTTORE

Non avevamo ancora parlato di uno dei sei-sette vigneti mitici (e storicamente il più caro per valore fondiario) della Mosella: il Doktor di Bernkastel.
Intanto, perché “Doktor”? Si dice che nel 1360 il principe-vescovo Boemondo II di Trier fosse gravemente malato. Per sua fortuna, un vignaiolo insistette a fargli degustare il vino di un vicino vigneto: naturalmente il principe guarì il giorno dopo e il vescovo decise che il vigneto prendesse il nome di "dottore".
 
 
Il culto del Doktor però si è accresciuto grazie ad alcuni vini leggendari come il Trockenbeernauslese 1921 di Dr. Thanisch, primo TBA prodotto in Mosella. E fino agli anni '60 del secolo scorso una bottiglia di Doctor spatlese di Wegeler costava il 30% in più di una di Chateau Petrus.
3,3 ettari, quindi un'estensione ridotta, da vero Grand Cru, a 130-200 metri sul livello del mare posizionati dietro il campanile di Bernkastel. Esposizione a sud, sud ovest, suoli di ardesia blu-scuro e pendenze da vertigine per una vigna interamente coltivata a riesling con abbondante presenza di ceppi centenari non innestati.
A Bernkastel abbiamo assaggiato due esemplari della vendemmia 2004: annata fresca e tardiva, con poca Botrytis e alte acidità. Annata da kabinett e spatlese, più che da BA e TBA.
 
 
Due tra i pochissimi fortunati proprietari di parcelle nel Doktor sono Wwe. Dr. H. Thanisch/Erben Thanisch e Wegeler, di cui abbiamo assaggiato i vini.
Gli altri proprietari sono Wwe. Dr. H. Thanisch/Erben Müller-Burgraef (occhio a non confondersi con la quasi omonima azienda...le etichette dei vini peraltro sono molto simili!) e Patrick Lauerberg. Poi c'è Reichsgraf Von Kesselstatt che ha affittato una parcella di 600 (!) metri quadrati da Wegeler.

I VINI
Bernkasteler Doktor kabinett 2004 – Wwe. Dr. H. Thanisch/Erben Thanisch
 
 
La famiglia Thanisch ha antiche tradizioni viticole (prima metà del XVII secolo), ma la fama è diventata veramente significativa alla fine dell'800. Oggi è Sofia Thanisch a guidare una delle due realtà nate nel 1988 dalla scissione dell'azienda originaria, specializzata in vini con residuo zuccherino prodotti da uve di Bernkastel: oltre al Doktor, le proprietà vitate si trovano nel Lay e nel Badstube, per un totale di 7 ettari interamente coltivati a riesling (circa 1 nel Doktor) e meno di 50.000 bottiglie all'anno. È probabilmente l'azienda il cui nome è più legato alle fortune del vigneto, un binomio inscindibile.
Naso speziato di zenzero con accenni di pesca e lime. Profilo immediato e comunicativo, generoso nel concedersi ma dotato di levità elegante. Al palato il residuo zuccherino è molto ben integrato e il finale, fresco e scattante, fa pensare a una lunga vita. Paradigmatico, per aderenza all'annata e per la capacità di unire polpa ed eleganza caratteristica del vigneto.
 
Bernkasteler Doktor spatlese 2004 – Wegeler
72 gr zuccheri, 8,8 acidità, 8% alcol
L'azienda ha sede a Kues, di fronte a Bernkastel, aldilà della Mosella ed è stata fondata nel 1902, due anni dopo aver acquistato un pezzo di Doktor per 100 marchi d'oro al metro quadro. Attualmente Norbert Breit, ex capo-cantiniere di Dr. Thanisch, dirige i 14 ettari aziendali (1,12 nel Doktor, ma ci sono anche parcelle nel Wehlener Sonnenhur, nel Graacher Himmelreich e in altri due Lage di Bernkastel: Lay e Grabe) destinati per due terzi a vini trocken per una produzione complessiva di quasi 100.000 bottiglie, esclusivamente di Riesling.
 
 
Preciso, lineare e affilato. Naso leggermente affumicato, agrumato e con note rocciose, poi frutti gialli sullo sfondo. Elegante, lungo e di grande bevibilità, rispetto al precedente mostra un lato appena più austero, meno esuberante, sfruttando una grande profondità gustativa che si articola implacabile fino al finale nitido e armonico.
 
Vittorio Barbieri

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